Comitato Tecnico Scientifico

RomaNatura ha stipulato le seguenti convenzioni volte a favorire la ricerca e la valutazione dello stato degli ecosistemi marini all’interno dell’AMP Secche di Tor Paterno. Questi accordi riflettono gli obiettivi dell’AMP incentrati sulla tutela e valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche dell’area, l’incremento della conoscenza dell’area attraverso la ricerca scientifica, la diffusione e la divulgazione nell’ambito dell’ecologia e della biologia degli ambienti marini e costieri.

  • Accordo di collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn (SZN) al fine di 1) valutare gli effetti della protezione/gestione sulla fauna ittica e sulla piccola pesca locale effettuata presso o in zone adiacenti all’AMP delle Secche di Tor Paterno; 2) effettuare una comparazione con i dati raccolti in precedenza; 3) fornire elementi utili alla regolamentazione/gestione della piccola pesca professionale.
  • Affidamento del monitoraggio degli impatti del turismo subacqueo al Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia ed Ecologia Applicata “G. Bacci” di Livorno (CIBM) che consente di valutare 1) l’uso dell’AMP e dei siti d’immersione; 2) il comportamento dei subacquei visitatori in immersione con particolare attenzione ai contatti che questi hanno con il fondale; 3) l’abbondanza e lo stato di salute di organismi sessili sensibili a questo tipo di attività antropica.
  • Affidamento del monitoraggio attraverso il DNA ambientale al Università degli Studi di Milano – Bicocca al fine di aggiungere un nuovo tassello (la dimensione molecolare) al monitoraggio della fauna ittica ottenuto attraverso tecniche più tradizionali non-distruttive (ad esempio attraverso l’underwater visual census, UVC), così da individuare e tutti i vertebrati marini che popolano le acque dell’AMP, includendo mammiferi e rettili marini oltre a pesci.
  • Attività di monitoraggio e divulgazione in accordo con l’APS Sotto al Mare che permette di 1) studiare la distribuzione dei mammiferi marini nell’AMP e nelle aree limitrofe; 2) stimare l’abbondanza delle popolazioni delle specie censite e svolgere attività di foto-identificazione, con particolare focus sul tursiope (Tursiops truncatus); 3) valutare l’uso dell’habitat e l’interazione con le attività antropiche; 4) sensibilizzare la cittadinanza attraverso attività di divulgazione.